Recensione di Gocce di lacrime e sangue di Giorgia Fiorella


Titolo: Gocce di lacrime e sangue


Autore: Giorgia Fiorella


Casa editrice: Chrysalide Publishing


Genere: Young adult, romance, romanzo di formazione, drammatico


Data di uscita: 27 ottobre 2022


Formato: ebook e cartaceo


Prezzo ebook: 2,99 euro


Prezzo cartaceo: 15 euro



Trama:


Ludovica Mancini ha diciassette anni, una testa sulle spalle e fuma qualche sigaretta di troppo. Non transige sulla maleducazione e attacca con la sua lingua velenosa chiunque osi sbarrarle la strada. È una che sa farsi notare. 

Infatti, Lorenzo l’ha notata eccome.

Lorenzo Castelli è tutt’altra storia: un vero e proprio guaio che cammina. Diciannove anni, tre bocciature alle spalle, ancora deve capire la differenza tra italiano e dialetto romano.

Sullo sfondo di una Roma eterna, dove il liceo classico Giosuè Carducci si divide in centrale e succursale, Lorenzo e Ludovica finiscono in classe assieme e separarli diviene quasi impossibile.

Quasi.



Recensione:


Ludovica Mancini, una ragazza bellissima con due occhi verdi e un corpo da urlo che fa girare la testa a quasi tutti i maschi del liceo classico Giosuè Carducci di Roma; tutto perfetto se non fosse che ha un carattere molto altezzoso e vuole avere sempre ragione, infatti ha solo due amici che la sopportano. 


Lorenzo Castelli, un ragazzo affascinante, romano doc, per certi versi intelligente, ma sempre alla ricerca di guai; la scuola non procede bene, troppe assenze e voti pessimi fanno sì che nessuno lo prenda seriamente; ama andare in giro per Roma con la sua gang, di cui è il leader. 


Questi sono i due protagonisti di Gocce di sangue e lacrime, il romanzo della nuova casa editrice Chrysalide Edizioni; due personaggi così diversi, ma per alcuni versi così simili e autentici; protagonisti unici di cui mi sono innamorata, con una cornice magica come Roma che mi ha fatto venire voglia di prenotare un viaggio per la capitale. 


Un amore autentico e vero che per quanto imperfetto con molti arresti e che lascia con le ossa rotte rimane un amore infinito e puro, nessuno dei due può stare senza l'altro.


Ho letto questo romanzo in anteprima in occasione del review party del suddetto, sono davvero felice di averlo letto e ringrazio la casa editrice e l'autrice per l'opportunità; questo romanzo mi è entrato dentro, una storia a mio avviso mai letta, ben costruita, in cui l'autrice ha saputo caratterizzare alla perfezione i lati caratteriali dei due protagonisti, rendendoli riconoscibili anche solo da un gesto. 


La costruzione della storia l'ho trovata perfetta, originale, che si arricchisce di pagina in pagina; ho adorato molto la parte centrale del romanzo che reputo essere quella più cruenta e che mostra maggiormente le fragilità di entrambi i personaggi. 


Mi ero immaginata il classico romanzo con il cattivo ragazzo e la ragazza buona da salvare, ma mi sono dovuta ricredere, a mio avviso in questo romanzo si salvano a vicenda ripetutamente, con il loro amore puro e autentico.

Per quanto riguarda la scrittura l'ho trovata scorrevole, curata, che trasporta e rapisce. 


L'unica cosa che non ho apprezzato molto è il finale, un po' troppo frettoloso, e poco curato rispetto al resto del romanzo, mi è sembrato troppo veloce, con continui salti temporali e ripeto poca cura nel raccontare gli avvenimenti, avrei preferito un finale scritto meglio. 


Consiglio questo romanzo a chi vuole immergersi nei ricordi del liceo, dei primi amori, e degli avvenimenti che ti fanno crescere. 




«Anvedi che pezzo de gnocca, ahò!»

Ghiaccio.

Ciascuna delle mie terminazioni nervose si tramuta in ghiaccio, le ossa diventano blocchi di cemento e il cervello credo si sia paralizzato. Perché mi rifiuto anche solo di pensare al fatto che un ragazzo mi abbia rifilato un complimento coatto nello spogliatoio della palestra, mentre io sono mezza nuda ad asciugare l’indumento che dovrei indossare. Non sono in grado di accettare una cosa simile.

«Guarda che ce l’ho co’ te, principe’.»

Premo la maglietta al petto con tutta la forza di cui dispongo, coprendomi il più possibile, e mi volto con estrema lentezza, per nulla preparata allo scontro imminente.

È così che scopro il proprietario della voce bassa, roca e seducente, con l’accento romano troppo calcato e il dialetto immancabile.


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