Intervista a Igor Nogarotto per il suo libro Rosa stacca la spina

 

Igor Nogarotto nasce a Mombercelli (AT), un paese di campagna di 2.000 anime. Alla ricerca di se stesso, dopo i 20 anni vive tra Milano, Aosta e Bologna, poi si trasferisce a Roma che per lui rappresenta “la bellezza del cervello e l’intelligenza del corpo”.

È un creativo a 720°: scrittore, musicista, autore. Nel 1995 fonda SAMIGO PRESS agenzia di spettacolo e ufficio stampa.

Il suo pluripremiato e discusso romanzo d’esordio "VOLEVO UCCIDERE GIANNI MORANDI" diviene un caso mediatico: Igor riceve minacce di morte. In veste di cantautore firma "NINNA NONNA" la Canzone Ufficiale Italiana dei Nonni e “Eleonora sei normale” canzone simbolo contro i disturbi alimentari, anche trasmessa da Striscia la Notizia.

 

Igor Nogarotto 



Buongiorno Igor, in primis volevo ringraziarla per l'opportunità di poter leggere il suo nuovo romanzo in anteprima, non ho ancora letto il romanzo ma conto di farlo a breve e le comunicherò tempestivamente come mi è sembrato. Passo ora all'intervista.

1. Ho ascoltato alcuni suoi brani, la sua voce è molto graffiante, come ha capito che poteva creare qualcosa di così bello?

Ho seguito istintivamente l’emozione che mi suscitava suonare, cantare, scrivere. Ho esordito nel coro della chiesa del mio paesino, suonando l’organo. Da lì a breve ho iniziato a comporre le mie prime canzoni. Da allora non mi sono mai fermato, né in 30 anni di carriera ho mai pensato per un solo istante di smettere di creare.

 

2. È un uomo molto creativo, tra i tanti progetti cosa gli piace davvero fare?

Mi piace davvero fare quello che mi fa stare bene! Può sembrare una frase fatta, ma non lo è: ogni periodo della mia vita si è contraddistinto per un obiettivo, che sia stato realizzare un album o un libro, la determinazione e la voglia di dare il meglio di me sono sempre stati al 100%, non conosco vie di mezzo. E quando creo mi isolo dai problemi del mondo, entro in una dimensione in cui nulla può scalfire il mio entusiasmo.

 

3. Il suo esordio come scrittore con "Volevo uccidere Gianni Morandi" gli ha fatto vincere il premio come miglior esordiente letterario, ma gli ha portato anche molte critiche e minacce di morte, si è sentito spaventato? Ha pensato di ritirarsi come scrittore?

Le prime chiamate mi hanno sicuramente interdetto. Spaventato no, perché mi sembrava surreale che per il titolo di un libro (ironico, approvato e autorizzato da Gianni stesso) qualcuno potesse davvero pensare di farmi fuori. No, nemmeno in quel caso ho pensato di ritirarmi. Ci penserò solo se mai, un giorno, non mi divertissi più a scrivere.

 


4. Tra i suoi nuovi progetti c'è un libro, il titolo è Rosa stacca la spina, ci può dare un'anteprima dei protagonisti e della loro storia.

Igor con il romanzo 


Come l’ho definito, “Rosa stacca la spina è un romanzo rosanero graffiato di humor ed elegante erotismo”. È la storia d’amore che un po’ tutti sogniamo di vivere almeno una volta nella vita. È una magia che si avvera, ma che corre costantemente in bilico tra la vita e la morte, sul filo sottile di un esito imprevedibile.


I protagonisti sono Rosa e Igor, che si rivedono a distanza di molti anni dopo essersi lasciati. Il motivo dell’incontro è ahimè legato alla malattia di Rosa. Insieme ripercorrono tutte le tappe della loro storia, dal disincanto del corteggiamento alle problematiche della convivenza, dai viaggi memorabili all’affrontare le ristrettezze della difficoltà economica, dall’intensità viscerale del sesso alla gelosia logorante, dal progettare di costruire una famiglia allo struggente dolore della separazione.

L’elemento che contraddistingue i 2 protagonisti è che insieme generano una sorta di “romanzo di formazione sentimentale” che li porterà a maturare nuove consapevolezze che cambieranno la loro prospettiva del senso della vita.

 

5. Ha molti sostenitori nel mondo dello spettacolo, anche per la sua agenzia di spettacolo Samigo Press, tra cui molti comici, ha mai pensato di fare il comico?

No! So scrivere, ma se recito quello che scrivo non faccio ridere.

 

6. Per scrivere il suo nuovo romanzo ha preso ispirazione da qualcosa della sua vita? oppure è libera ispirazione?

In ogni mia Opera c’è l’esperienza del mio vissuto. Se non raccontassi di cose che ho vissuto, difficilmente riuscirei a renderne l’emozione realistica. In “Rosa stacca la spina” sono tutti episodi e sensazioni che ho vissuto davvero nel corso della mia vita.

 

7. Al romanzo è collegata una canzone, come sarà? Malinconica?

Direi di no! Si intitola “UNA COSA SOLA” e il protagonista la dedica a Rosa, durante la cena in cui si festeggia la sua laurea. Il concept UNA COSA SOLA è centrale nel libro: è proprio il simbolo del loro amore, da cui entrambi prendono il meglio, l’uno dall’altra, generando una sorta di “terzo individuo ideale, perfetto”. 

    Link del video della canzone  https://youtu.be/kgRLGM1KQts     

I protagonisti del video   

 

I protagonisti del video da giovani 



8. Da quello che posso leggere e ascoltare nella sua musica lei tocca molto spesso tematiche importanti, come ad esempio in Eleonora sei normale dove parla di disturbi alimentari, come mai ha deciso di affrontare tematiche così forti?

Anche in questo caso ho vissuto un’esperienza diretta con una ragazza (figlia della mia compagna di allora) che soffriva di bulimia e che si è tolta la vita. “Eleonora sei normale” è la lettera di addio lasciata da Eleonora alla madre.

Credo sia compito di un artista portare all’attenzione della gente e dell’opinione pubblica tematiche importanti, di cui spesso si parla troppo poco. Nel romanzo si accarezzano le tematiche del suicidio assistito e dell’eutanasia, anche questi argomenti spesso tabù nel nostro Bel Paese. Attraverso il linguaggio emozionale della musica e della scrittura, tali messaggi arrivano più diretti al cuore delle persone e magari, in alcuni casi, le si riesce a sensibilizzare meglio rispetto ai canali di comunicazione mediatica più accademici.

 

9. Ci parli del progetto pope is pop, un progetto davvero molto bello.

Grazie! È stata un’esperienza incredibile e divertente. È la canzone che ho scritto per Papa Francesco quando ha indetto il Giubileo. Siamo partiti realizzando dei flashmob in giro per Roma, dove i “Poppers” danzavano sulle note di POPE IS POP, su una coreografia appositamente realizzata. Iniziarono a riprenderci le TV e se ne parlò sui TG di RAI, MEDIASET, SKY. Fino a quando decisi di portare il progetto all’interno del carcere femminile di Rebibbia: fu il primo flashmob della storia in un carcere italiano, dove danzarono insieme cattoliche, musulmane, ortodosse; ne parlò tutta la stampa mondiale, dai giornali russi, cinesi, australiani, africani, finimmo anche su The New York Times.

 

10. Per una persona così in movimento come lei avrà in cantiere molti altri progetti, ci saranno più brani musicali o romanzi?

Bella domanda ;)

La verità è che non ne ho idea! Quest’anno sarà dedicato alla promozione del mio romanzo “ROSA STACCA LA SPINA”, alle presentazioni in giro per tutta l’’Italia, dove comunque canterò anche il singolo collegato “Una cosa sola”. Poi, come sempre, vedremo dove mi porterà l’ispirazione e seguirò il mio istinto, perché quello, non mi ha mai tradito.

 

Copertina del romanzo 

Instagram: https://www.instagram.com/igornogarottosamigo/

AMAZON:https://www.amazon.it/Rosa-stacca-spina-Igor-Nogarotto/dp/8885950787

 

Un saluto affettuoso a te e ai tuoi lettori: grazie per l’ospitalità!

Igor

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